Alessandra ha 29 anni, lavora in un reparto di neuropsichiatria infantile. È infermiera da 6 anni. “Ci sentiamo parte di una grandissima squadra dove gli ego sono azzerati. Al centro c’è sempre e solo il paziente.”
Lo spirito di gruppo e l’attenzione ai pazienti l’ha spinta a dare la propria disponibilità anche per supportare i suoi colleghi durante l’emergenza Covid-19, con quella passione e quell’amore verso la sua professione che l’ha spinta a intraprendere il percorso di studi prima e la carriera da infermiera poi.
Abituata a lavorare con la mascherina e a trasmettere tutta la professionalità con il tono della voce e uno sguardo rassicurante per essere al fianco dei pazienti, qualsiasi sia il motivo che li abbia portati nel suo ospedale. A volte basta anche una postura del corpo, una parola detta al momento giusto, o un sorriso appena accennato da dietro la mascherina che traspare dagli occhi, per dare segnali importanti.
Per Alessandra la sua non è solo una professione. Perché come dice lei stessa, “l’infermiere non lo si fa, lo si è”.