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SIMONE

“Infermiere, in continuo aggiornamento”

Simone ha 31 anni e lavora in una casa di riposo, si occupa di circa 60 pazienti. In un lavoro come questo, l’infermiere è più che mai la figura che fa da ponte con il mondo, soprattutto con i parenti. Quella di Simone è una delle tante diverse figure che ruotano attorno alla professione infermieristica. Forse una delle meno tenute in considerazione nell’opinione pubblica, ma una delle più delicate e importanti in cui è necessario avere un bel bagaglio di esperienza e di empatia.

Simone è un ragazzo giovane, solare e appassionato. Vive il suo lavoro con la genuinità di un ragazzo che sa di essere necessario, a volte assolutamente indispensabile, per i suoi pazienti. La pandemia ha solo enfatizzato alcune criticità che Simone si trovava già ad affrontare quotidianamente nel suo costante contatto con pazienti estremamente fragili.

Ma per Simone il ruolo dell’infermiere non è naturalmente solo quello di essere empatico e rassicurante nei loro confronti. È innamorato del suo lavoro ed è consapevole che la preparazione necessaria per diventare un infermiere non è affatto scontata, si tratta di un processo di studio continuo e di continui aggiornamenti. Ma, dopo tutto, Simone sa che il suo non è un lavoro come altri: “Noi non facciamo gli infermieri. Noi siamo infermieri”.

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