Laura ha 34 anni e per il suo lavoro ogni volta ricopre diversi ruoli: dall’assistenza infermieristica domiciliare alle cure palliative a casa, residenze sanitarie assistenziali, supporto alle famiglie, assistenza a minori. È Laura che raccoglie le domande e le richieste: l’ascolto è fondamentale, per capire le persone e i loro bisogni e andare a fondo. “Quello che facciamo è non solo fornire sul momento un servizio, ma una serie di strumenti che possano aiutarli anche durante il resto degli anni. A volte loro sono spaesati, non sono consapevoli delle possibilità che possono avere”.
Per Laura saper ascoltare è stata una dote che ha dovuto imparare anno dopo anno, ma per lei è estremamente importante saper comunicare nel modo giusto: “Nella mia quotidianità mi trovo spesso a interagire con la terza età, con persone che spesso non sono a loro agio con i nuovi strumenti tecnologici. Ma questo non mi ferma. Mi capita anche di dovermi mettere a parlare in dialetto per provare a superare un primo momento di difficoltà e rompere il ghiaccio”.
Sul territorio l’infermiere lavora molto in autonomia ed è in questo campo che, secondo Laura, l’infermiere dimostra la sua professionalità e la sua capacità di essere competente nella sua area di azione. “Le competenze sono e fanno la differenza e oggi c’è bisogno di far conoscere il percorso formativo dell’infermiere.”