Celine ha 36 anni ed è un’infermiera impegnata in sala operatoria. Arrivata dal Burundi all’età di 9 anni, è cresciuta in Italia dove ha deciso di rimanere a vivere e lavorare. Celine ha iniziato a lavorare all’età di 25 anni e fare l’infermiere è sempre stato il suo desiderio: “Aiutare gli altri mi è sempre sembrata l’unica strada possibile per me”.
Uno sguardo dolce ma allo stesso tempo deciso è quello che ogni giorno accoglie i pazienti che, entrando in sala operatoria, possono sentirsi spaesati e a volte spaventati. È lì che Celine li attende e in pochi minuti si impegna per trovare una parola di conforto e di sostegno, una chiave per infondere coraggio a chi in quegli istanti è preoccupato e intimorito dall’esperienza che sta vivendo. Lo sguardo è quello che rassicura, il sorriso dietro la mascherina lo trasmette dagli occhi nell’unico modo in cui un infermiere a volte può comunicare.
Insieme alla sua professionalità, costruita dopo anni di studi e di duro lavoro, questa sua capacità di entrare rapidamente in relazione con i pazienti è fondamentale quando è lì, ad aspettarli, in sala operatoria: “Si tratta di persone spaventate, sole e in quei momenti è nostro compito cercare in qualche modo di essere anche la loro famiglia”.