Paolo ha 48 anni ed è infermiere da quasi trenta. Una vita passata svolgendo quella che per lui non è solo una professione. Iscritto ad infermieristica appena maggiorenne, quasi per caso. Scopre ben presto di trovare nell’emergenza il suo habitat naturale. Prima in pronto soccorso, poi sui mezzi di soccorso e in centrale operativa 118.
Paolo è brontolone e burbero, un vero e proprio “infermiere da strada”, come ama definirsi. Ma è innamorato del suo lavoro e vuole trasmettere questa sua stessa passione anche agli altri che per la prima volta si avvicinano alla professione infermieristica.
Un uomo dalle molteplici passioni: Paolo ama la fotografia, va pazzo per i gatti e per la Sardegna.
“Credo che sia fondamentale avere tante passioni diverse, sono una chiave per riuscire a distrarsi nei momenti liberi. Ma la più grande passione è il mio lavoro: sono orgoglioso di essere e di fare l’infermiere. Non sono né un eroe, né un angelo, come talvolta erroneamente ci definiscono. Sono un professionista che ama il proprio lavoro e ci mette competenza, professionalità e tanta passione. Per esserci sempre per chi ne ha bisogno”.